Pensavo a come le paure, razionali e non, non solo ci accompagnano per tutta la vita (in certi casi trasformandosi anche in "tic" o azioni involontarie).. ma amumentano man mano che si cresce.
non so di preciso se sia dovuto al fatto che si prende coscienza del "pericolo" di certe cose.. del affrontare tutto con una consapevolezza diversa dei rischi e delle implicazioni a cui potrebbe portare una certa situazione.. dell'uscire da un mondo "favoloso" in cui si crede che nulla di brutto possa accaderci e toccarci.. o semplicemente dovuto al fatto che con più esperienze si impara che anche la cosa che può sembrare più innoqua possa portare al dolore.
non ricordo quando sia nata la mia paura del buio.. ma ancora adesso prima di entrare in una stanza accendo sempre la luce perchè mi infastidisce non vedere cosa ho davanti, ma ricordo esattamente da dove è nata la paura verso i ragni.. ricordo l'esatto istante.. sfogliando un libro che parlava di insetti e leggendo che gli aracnidi sono velenosi, la già odiosa sensazione di schifo che mi provocavano quei mostriciattoli a 8 zampe con i peli disgustosi si è trasformata in vero e proprio terrore.
ma la paura verso il mare profondo?.. parlo di quella profondità quasi nera.. in cui si vedono solo dei raggi di luce che sembrano partire da un fondo che non si vede neanche sforzando la vista al massimo. Da piccola mi divertiva.. sorridevo al pensiero che potesse essere una discoteca per pesci e stavo ore immersa a fantasticare.. adesso non riesco a tuffarmi senza qualche attimo di titubanza.. e non riesco a rimanere a mollo in quel nulla per tanto senza sentirmi a disagio ad un certo punto.
forse troppi film.. forse troppa cronaca.. non saprei..
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