Innamorata dell’aria e del vento è Medea. Con occhi socchiusi all’infinito.
Un sorriso gli inarca la bocca... ma pieno di sofferenza è il viso!
Innamorata della spuma del mare è Medea. Convinta che le onde possano portare lontano il suo dolore.
Chiede una risposta al mondo… che il mondo non sa dare… e rimane ferma lì, con i capelli spettinati dal vento e dalla notte insonne, a guardare tutto e nulla.
Innamorata del fuoco è Medea. Si sente vicina alla sua irrequieta natura.
Tende una mano avanti a se… come per cogliere un pezzo dell’orizzonte. Ma è troppo lontano e le sue braccia deboli, dal troppo piangere, non sono di certo adatte.
Si tiene lontana dal suo imeneo... vaga sperduta in una terra che non è più sua… non riconosce più nulla intorno a se.
Solo la paura della solitudine l’accompagna. E il continuo ricevere notizie di cattivo auspicio la disarmano dalla sua forza di donna.
Innamorata dei suoi figli è Medea. Nel quale purtroppo rivede troppo il suo Amore. Eppure, così indifesi e piccoli, le ricordano anche se stessa.
Guardandoli, si rende conto di quanto sia facile spezzare la sua vita adesso. Di quanto in passato sia stato facile rovinargliela.
E seria, con la freddezza che è solo delle lune invernali, avanza a passo lento. Si avvicina a quelle creature, uniche testimoni del suo grande dolore.
Nella sua mente si rende conto che nessuno le starà vicina… ma la solitudine già la attanaglia da un po’…
Cammina e sente il suo respiro sottile che scandisce i passi lenti.
Innamorata della morte è Medea. Unica soluzione che le sembra efficace per seppellire per sempre il suo immenso dolore.
Occhi gonfi ancora dal pianto e dall’odio. Chiama i suoi figli… si inginocchia davanti a loro per abbracciarli e baciarli un’ultima volta…